Di bontà vergogna

Il Buono è davvero buono e questo alle volte da il voltastomaco.

Lo osservi che trasporta il peso di ansie, paure e necessità di qualcuno che ha appena incontrato e non puoi fare a meno di chiederti se sia anche particolarmente stupido. Oltre che condiscendente.

Mangia veleno e respira odio che non ha direttamente prodotto e del suo se ne dimentica. Lascia che gli corroda organi e membra senza proferire parola e finisce col ritrovarsi senza braccia o gambe. Inutile e senza la possibilità di difendersi da sé stesso.

Il Buono non sa parlare. O meglio, parla tanto velocemente che è impossibile seguirlo mentre si arrampica su montagne dialettiche da cui non potrà scendere se non gettandosi. E il tonfo si sente da chilometri, ed i più ridono, i restanti scuotono il capo sconsolati. Credo avrà difficoltà anche a leggere queste righe, cosa strana essendo insignito di un titolo per cui l’alfabetizzazione è perlomeno richiesta.

Rende tutto semplice. La rassegnazione non è cosa che considera e i problemi non sono mai insormontabili. Quasi ti prende in giro se solo pensi di non potercela fare. Arrivato al dunque però i casi di annegamento possono capitare anche a lui e rischi di assistere a macchinazione demenziali per vie di fuga allucinanti e ridicole.

Non sa vestirsi. L’abbinamento dei colori manda in confusione il nervo ottico, ultimo esempio sono le scarpe bicrome nerolucido/verdesmeraldo. Pugno in un occhio anche per il più audace degli stilisti estremo orientali. Dimostra però coraggio e cocciutaggine nell’affrontare rimproveri e derisioni continuate e continuative.

 

E’ probabile che non lo conosca poi così bene. Che gli dia credito senza motivo e accolga e riversi discorsi e confessioni solo perché se la fiducia possedesse un volto sarebbe il suo. Potrei sbagliarmi, ma il Buono se lo merita.

23 risposte a “Di bontà vergogna

  1. Il BUONO non ti parla ti abbraccianon urla ti ascolta non spinge ti affiancanon piace ti affascinae\’un essere superiore ha il lusso del dare e della pazienza.gia\’…sono fortunata ne conosco diversi.:-)

  2. paura della fregatura??..beh meglio rischiare credimi…!!ti perderesti delle perle…e se poi tra tante qualcuna e\’guasta…fregatene tu!!:-)

  3. mi é tornata in mente la mia giovinezza. adesso peró sono passato dall´altra parte della barricata. i buoni li mangio a colazione o li stendo con la macchina a sera.

  4. a me fanno tenerezza…io che buona non sono li proteggo come se fossero una razza a rischio d\’estinzione…d\’istinto!..strano…non ho mai capito cosa mi spinga forse una voglia di riscatto una sorta di compensazione inconfessata alla mia carenza credo…i miei amici sono tutti cosi\’…adorabili…non posso riflettermi in qualcuno che mi somiglia…mi rifiuto.

  5. io sono mediamente buono. non ho le scarpe bicromatiche ma sono uno di quelli che spesso nutrono una fiducia sterminata nella possibilità di trovare senza sforzo soluzioni ad ogni tipo di problema… o quasi.

  6. A me il buono fondamentalmente inquieta….soprattutto quando si presenta in veste glitterata con abbracci, smancerie, parole di conforto e poesie di riferimento, xk di suo sa dire un gran poco.Il buono da te rappresentato in foto è quello che più mi si avvicina….

  7. è anche vero che talvolta il "buono" ingenuo, banale e/o insulso può riservare la sua vera bontà alla sfera privata. personalmente in pubblico non mi espongo mai troppo, preferisco parlare in privato delle cose che penso davvero. è una buona difesa personale, perché anche i buoni devono sopravvivere!

  8. Paura delle fregature, Ariel? Assolutamente no, ho paura che non riuscirò mai ad approfitarmene…. :pUna sera Fabio dovremmo fare a gara per chi ne fa fuori di più. Però io adoro usare le mani.Oddio Micky, non so se ammirarti o temerti.Poi il fatto di parlare in privato di certe cose… quello è solo "buon" senso.Hai colta nel segno Scaglia! :-DDiciamo che con la foto volevo fare contrasto, Sonja, ma ti assicuro che il mio Buono ha molto da dire… A modo suo, ma lo dice.

  9. Non sono solo i buoni che parlano velocemente…Io parlo velocemente e sono davvero cattiva!Comunque i buoni danno il voltastomaco anche a me…Secondo me sono finti!

  10. noooooooo! ho mentito spudoratamente! sono un bouno incorreggibile: oggi dovevo incazzarmi come una iena e distruggere un paio di persone e non l´ho fatto! sigh…sob…

  11. Ma io parlavo di un buon in particolare, Flavia, che parla velocemente. Poi tu cattiva? Pensavo fossi acidella…… :-DDai Fabio, io l\’avevo immaginato ma non volevo lasciar trapelare le mie supposizioni. Fattene una ragione… Oggi pomeriggio esci e butta una cartaccia a terra, se fai cadera il leccalecca ad un bambino ancora meglio. Vedrai che la cosa ti risolleva.

  12. dai commenti sembra una gara a sentirsi buoni il meno possibile così da non ricadere nella tua descrizione;io mi sento buono ma cerco di fare il possibile per apparire cinico,o il contrario.

  13. Io mi sento idiota quando faccio il buono, Mauro, e poco credibile quando faccio il cinico.Tu adori Clint, Ariel, come altri adorano Charlize, Megan, Victoria… e certo che quelli sono tutti "buoni".

  14. Non so nulla del Buono: intenzioni, nome, sarto… Sappiamo che è figlio di una grandissima puttana, e questo è tutto quello che ci serve.

  15. Più che sciaquette, Ariel, sono solo immagini.Fox la prima, Micky, la secondo è a caso.Edo, ma quanto sei cattivo………………..

Lascia un commento